lunedì 5 gennaio 2009

il parto di cuore

Propongo, talvolta, agli utenti di scrivere su aspetti della loro esperienza in merito al tema/problema che stiamo affrontando nel lavoro consultoriale. Quelle qui riportate sono le narrazioni di due coniugi in merito alla loro scelta di realizzare un "parto di cuore", mediante l'adozione familiare. Li ringrazio vivamente entrambi per il consenso alla pubblicazione, anche se, ovviamente, anche le vocali a sigla dei nomi non corrispondono ai loro nomi reali, ciò a evidentemente tutela della privacy.
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Durante la primavera di quest’anno ….. io e O. abbiamo dovuto affrontare diverse situazioni e prendere delle decisioni importanti per il nostro futuro.
Sono state decisioni che hanno riguardato il nostro lavoro, le nostre amicizie, ma anche e soprattutto la scelta di iniziare tutti gli incartamenti per un’adozione, quindi la scelta di allargare la nostra famiglia.
Ci siamo sposati nel 2003, ma purtroppo non siamo riusciti ad avere un figlio ‘’geneticamente’’ nostro.
Non siamo più due ragazzini, ed è normale, umano avere la voglia di metter su famiglia … vedere un piccolo birbante in casa che ti fa dannare e gioire di ogni suo sguardo, parola, sorriso…………
La nostra casa è vuota … è piena sì …del nostro amore, ma non ci sono giochini ….non abbiamo stampini e figurine attaccati al frigo … nessuna macchinina sotto al divano …tutto è perfettamente in stile MINIMAL ……… come la casa di due adulti ..SOLI.
La nostra vita è piena di amicizia, cinema, teatro …….viaggetti, serate fuori in pizzeria … siamo liberi di tornare tardi, di star fuori per giorni, di girare in moto per tutto il pomeriggio … tutte cose che i nostri amici, con figli, ci invidiano …ma quanto sarebbe facile buttare tutta questa libertà ….. per … il sorriso beato di un pargoletto!!!!!!
Ho varie amiche che avevano passato il mio stesso ‘’piccolo calvario ‘’ hanno poi deciso per l’adozione e ora hanno un figlio o due.
Mi hanno parlato di ‘’un parto di cuore’’ e hanno tutte delle esperienze bellissime da raccontare, difficili……diverse……..ma esperienze di amore incondizionato.
Nel cammino per le pratiche di adozione ..ci sono anche gli incontri con lo psicologo.
Devo ammettere che andare da un estraneo e raccontare di me, di noi … mi spaventava molto, anche se per natura sono una persona che non ha difficoltà ad aprirsi con gli altri…la figura di un professionista che sa leggerti dentro e vedere in ogni sguardo, posizione sulla poltrona, gesto …..dei significati mi spaventava.
Io ed O. ci siamo aperti e abbiamo tirato fuori un po’ di noi …perché l’obiettivo è quello di agevolare il suo lavoro ….. che è conoscerci… senza pensare al giudizio che ne potrà scaturire … perché un po’ ci si sente scrutati, ma ….in fine dei conti i giudici, gli assistenti sociali, gli psicologi che incontreremo in questo iter devono pur capire chi hanno di fronte ….. devono poter capire a chi affidano i bambini …devono poterli proteggere.
Negli incontri è venuto fuori anche qualche zona d’ombra… la morte della mia mamma, i miei ripetuti aborti ….ma dopo un pianto di sfogo [che spesso mi aiuta a rimettere in ordine i pensieri] ho capito che questa mia vita ha avuto degli ostacoli …difficili, ma esistono soluzioni e scelte che ti aiutano ad andare avanti.
O. ed io ……. lui è la mia vita……i miei progetti e la mia giornata sono dedicati a lui …. e spesso quando affronto un problema tendo la mano e so che lui c’e’ ….mi è vicino…e mi fa capire che a volte esagero e posso vivere più tranquillamente.
Non so se saremo dei bravi genitori …ma sappiamo che ci impegneremo molto.
A volte lo immagino questo piccolo ‘’parto di cuore’’ e vorrei sapere se è già nato….come si chiama ….e credo di volergli già bene. A.

Quando con A. abbiamo deciso di sposarci avevamo tanti sogni nel cassetto, una casa nostra, da arredare come ci piaceva per renderla accogliente e che rispecchiasse la nostra personalità.
Fare viaggi per visitare assieme posti che fino a quel momento non conoscevamo.
Invitare amici sia per i viaggi che per delle cene, condividere con loro le cose belle e brutte che la vita riserva un po’ a tutti.
Molte cose le abbiamo realizzate, tipo la casa, i viaggi e la condivisione dei bei momenti e dei periodi meno belli della vita.
Ma un sogno non ci è stato ancora concesso… un figlio… un figlio da vedere crescere e formarsi sia come persona fisica che caratterialmente… affrontare con lui o lei gli ostacoli quotidiani. Tornare a casa e gioire di un sorriso o di uno sguardo, sapere di essere un punto fermo per quel cucciolo d’uomo che cresce.
Cosi dopo diverse ‘’disavventure’’ abbiamo deciso di procedere con un’adozione.. avere un figlio con un parto di cuore.
Di questa esperienza posso dire che ci ha insegnato molto, pensare che quello che è naturale come concepire e veder nascere un figlio a volte diventa motivo di dolore quando per un motivo non viene o peggio lo si perde ………
Si soffre all’inizio, poi come ogni dolore con il tempo si accetta e si guarda oltre, si intraprendono nuove strade, si affrontano nuove situazioni, si conoscono nuove persone……
Una nuova persona la vorremmo accogliere in famiglia, farla parte integrante e indissolubile della famiglia stessa.
Penso che un figlio sia un dono.. sia che venga da un atto d’amore sia che venga da un gesto d’amore. O.

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